I lavori di canonico non sono mera rappresentazione ma studio, ricerca , contatto continuo con la realta’ presente legata indissolubilmente al passato inteso non come archeologia ma anche continuita’ dell’ uomo e delle sue creazioni. L’artista infatti entra nei vicoli, nei vicinati, negli angoli piu’ reconditi con l’intento di cogliere e descrivere l’umanita’ che vi e’ passata e che ha lasciato traccia di se.
Egli ricrea con maestria e rara sensibilita’ atmosfere e suggestioni del tempo che fu, i rumori, i ritmi, le ansie e le speranze di generazioni che si sono susseguite in quei luoghi antichi e tuttora ricchi di fascino.
La scelta degli ambienti, le prospettive, la cura dei dettagli, i tratti di matita ed i toni dei colori non violenti ma efficaci, evidenziano una scrupolosa ricerca filologica da parte di canonico che opera nella modernita’ seguendo gli stilemi ed i dettami dei maestri classici.
L’interesse che canonico nutre per la minoranza etnica arbereshe va ricercato nella sua vicinanza fisica ed umana con questa antica comunita’, che egli conosce da molto tempo e frequenta, e va inteso come una sfida alla globalizzazione che tenta di sacrificare al moloch dell’interesse ogni minoranza culturale e sociale.
L’arte di canonico, in questo caso rivolta ai paesaggi e agli ambienti urbani arbereshe, e’ un inno al mondo e all’uomo che deve recuperare i valori del passato intesi come ritorno alla vita semplice, essenziale e solidale.
Non appare l’uomo nelle opere di canonico ma cio’ che egli ha creato col proprio ingegno, con le proprie braccia, nel tempo ,nello spazio ,in ogni condizione, nella lotta quotidiana per la vita e che i ritmi dei tempi moderni stanno avviando ad un lento ed inarrestabile declino.
Questa consapevolezza rende l’opera di canonico memoria di cio’ che siamo stati, come singoli e come comunita’ invitandoci a salvaguardare e riproporre il patrimonio culturale supestite per costruire migliori orizzonti per l’intera umanita’.

FRANCESCO MARCHIANO'
in occasione della mostra personale del Maestro Mimmo Canonico a Palazzo Luci 26/05/2000